Comunicato del Presidente del Circolo, Daniele Salati Chodini

UN’OCCASIONE PERDUTA PER FARE CHIAREZZA SUL RUOLO DELLA POLITICA NELL’OMICIDIO DEL PROF. MARCO BIAGI

L’archiviazione dell’inchiesta sulla mancata scorta al prof. Marco Biagi, anche se dichiarata per un elemento oggettivo quale il decorso del termine di prescrizione, impedisce di cancellare l’ombra delle responsabilità politiche e istituzionali sull’omicidio del nostro concittadino, giuslavorista.
 

E’ indubbio, infatti, che la solitudine fisica di Marco Biagi in un paese dove la scorta non si nega a nessuno, ha assunto da subito contorni oscuri. Le Brigate Rosse autrici del gesto materiale sono state agevolate dal fatto che Marco Biagi non avesse nessuna forma di protezione.

La politica italiana continuerà dunque a convivere con le responsabilità morali di chi, a sinistra, attaccò Marco Biagi consentendo agli assassini di individuarlo come bersaglio (i cattivi mestri) e chi a destra o nel centro destra, agì con superficialità e per ottusità (i cattivi ministri).
 

Il Circolo Culturale Marco Biagi nell’associarsi alle parole della Famiglia del Prof. Marco Biagi, alla quale ribadisce la propria vicinanza e il proprio affetto, intende esprimere l’auspicio che ora che gli indagati sono usciti dall’ambito penale, dicano una parola di chiarezza e verità su quanto accadde allora e finalmente esprimano un sincero riconoscimento dell’inadeguatezza con la quale venne all’epoca valutata la questione della scorta al prof. Marco Biagi.
 

Non può tacersi inoltre che la gestione del Ministero dell’Interno negli anni in questione avvenne con troppe ombre: dalle violenze al G8 di Genova all’omicidio del prof. Marco Biagi vi è un inquietante filo conduttore, l’incapacità di gestire il potere e di tutelare i cittadini.

Il Presidente, Daniele Salati Chiodini